La WWE è uscita “con le ossa rotte” dalla Royal Rumble: i fan non sono rimasti particolarmente entusiasti di come siano andate le cose durante l’ultimo Premium Live Event e, a quanto pare, anche gli stessi atleti non avrebbero gradito alcune scelte.
È infatti notizia di poche ore fa il coinvolgimento di Shane McMahon nella scrittura della rissa reale maschile: il figlio del chairman avrebbe fortemente spinto per ottenere un ruolo da protagonista all’interno del match, andando dunque a togliere degli spot importanti ad atleti ben più meritevoli e che non avrebbero gradito il suo comportamento.
Problemi in casa WWE: il morale è sotto ai piedi
Come riportato da Mike Johnson di PW Insider, il morale di alcuni wrestler della federazione di Stamford sarebbe davvero ai minimi storici dopo quanto successo nel corso del PLE Royal Rumble.
“Il morale nel bakstage è davvero basso, soprattutto in relazione agli ultimi eventi della WWE. Una fonte interna ci ha detto “Siamo tutti all’interno di un vortice. Ognuno aveva un ruolo ed uno spot nella Rumble, poi tutto è stato stravolto e si è ricominciato da capo, per poi tornare al punto di partenza. Tutto è cambiato ancora e ancora. Non è stata una serata facile.”