Firefly Fun House match: una possibile spiegazione. L’incontro tra John Cena e “The Fiend” Bray Wyatt è immediatamente entrato nella storia, ma forse ha una prima visione non ha permesso di comprenderne bene il significato.
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Nelle ultime 48 ore, il mondo del pro wrestling ha vissuto, per la prima volta nella storia, un’edizione di WrestleMania decisamente particolare. Infatti, WrestleMania 36 è stata divisa in due serate (Night 1 e Night 2), è stata registrata dieci giorni prima ed è stata mandata in onda dal WWE Performance Center.
Non solo questo, però, ha permesso a WrestleMania 36 di entrare nella storia. Infatti, dopo l’apprezzato Boneyard Match nel main event della Night 1, stanotte, si è tenuto il fantomatico Firefly Fun House match tra John Cena e “The Fiend” Bray Wyatt.
L’incontro ha generato un numero spropositato di reazioni contrastanti, tra chi è rimasto deluso per l’assenza di un vero e proprio match di wrestling e chi è rimasto colpito per l’originalità del prodotto offerto. Qui, potete trovare il riassunto di ciò che è successo nella folle Firefly Fun House.
Tuttavia, la domanda che probabilmente chiunque si è posto, nel corso e al termine del Firefly Fun House match, è stata la seguente: “Che cos’ho appena visto?” Per capire il senso dell’incontro, la prima cosa che bisogna fare è: non pensare al Firefly Fun House match come ad un tradizionale match di wrestling. Tutto ciò che è stato mandato in onda dal WWE Network non è un normale match di wrestling e non va valutato come tale. Si tratta, infatti, di un lungo segmento o, meglio, di un’opera cinematografica.
Il Firefly Fun House match rappresenta il magistrale piano di Bray Wyatt per vendicarsi di John Cena e per ottenere la tanto agognata vittoria nei suoi confronti, vittoria ricercata già a partire da WrestleMania XXX. La premessa, raccontata nel corso delle ultime settimane di SmackDown, ma presente già a WrestleMania XXX, era questa: John Cena non ha paura di Bray Wyatt, ma nemmeno di “The Fiend”.
Come può, quindi, Bray Wyatt sconfiggere John Cena, un uomo che non ha mai avuto paura, un uomo che ha fatto del “Never Give Up” il suo stile di vita, un uomo che ha vinto tanto e che, pur perdendo in determinante occasioni, non si è mai arreso ed è sempre andato avanti? L’unica soluzione non era una vittoria “fisica” (combattendo, dunque, in un normale ring di wrestling), ma una vittoria “psicologica”.
Dunque, Bray Wyatt invita John Cena nel suo mondo, la Firefly Fun House. O, almeno, sembra questo l’inizio. La verità, probabilmente, è che Bray Wyatt sia entrato nella mente di John Cena e che tutto ciò che si è visto nel Firefly Fun House match sia solo frutto della sua immaginazione, un prodotto delle sue paure inconsce e mai svelate.
All’interno della Firefly Fun House, John Cena scopre la verità su se stesso. Il debutto con la famosa frase Ruthless Aggression contro Kurt Angle mostra tutta la sua forza bruta e irrazionale. Il periodo da rapper con la gimmick del Dr. of Thuganomics mostra la sua cattiveria “verbale”, il suo essere un “bullo” nei confronti dei suoi colleghi. Nel corso degli anni, è stato sempre al centro dell’attenzione, togliendo lo spazio e il push a tanti giovani atleti (Bray Wyatt compreso, come successo a WrestleMania XXX).
Tuttavia, John Cena ha commesso un grave errore: nonostante tutti i suoi comportamenti da cattivo, non si è mai ritenuto tale e, anzi, aveva rifiutato di colpire Bray Wyatt con la sedia, a WrestleMania XXX. Cosa sarebbe successo, se avesse accettato la sua vera natura? Cosa sarebbe successo, se avesse effettuato quel turn heel di cui aveva un disperato bisogno? Qui, dunque, un parallelo con Hulk Hogan e un ipotetico Hollywood Cena, membro dell’nWo e, finalmente, sotto una nuova luce.
John Cena cerca di reagire fisicamente, ma Bray Wyatt comincia a colpirlo. Non solo con la catena, ma anche psicologicamente. Infatti, John Cena inizia a rivivere le sue grandi sconfitte e comincia a farsi prendere dallo sconforto, consapevole delle sue paure sempre sopite e mai svelate. John Cena, ormai vicino al ritiro, inizia ad avere dei rimpianti per i tanti “se” e ad avere davvero paura dei giovani che stanno emergendo e della sua età che lo porterà presto al ritiro.
John Cena, quindi, cede alla manipolazione di Bray Wyatt, il quale può ora scatenare il suo secondo lato: The Fiend. Proprio quel personaggio che si nutre della paura e che, a seconda dei casi, può avvantaggiarsi o indebolirsi.
Bray Wyatt, infatti, ha imparato la lezione di WWE Super ShowDown, dove risultò inefficace contro Goldberg, in quanto quest’ultimo non aveva paura di lui. Al contrario, Seth Rollins era completamente terrorizzato da “The Fiend”, tanto da impazzire e da tentare l’omicidio nei confronti di Bray Wyatt a Hell In A Cell. Ciò aveva reso, in pratica, “The Fiend” invincibile. Ciò è visibile soprattutto con il feud con Daniel Bryan, il quale, nel corso delle settimane, ha avuto sempre meno paura di “The Fiend” e ciò è stato visibile negli incontri che si sono disputati, anche se Daniel Bryan non era riuscito a sconfiggerlo.