Il role model possiamo definirlo come un qualcuno che ammiri a tal punto da volerlo copiare, paradossalmente nel mondo del wrestling questa gimmick è maggiormente un clichè da heel.
Un heel che crede di stare nel giusto, che si erge a leader di una platea se non addirittura di un’intera generazione. Uno stereotipo usato ed abusato negli anni che la WWE e la AEW hanno iniziato ad associare nei loro programmi a due ragazze: Bayley e Britt Baker.
Ma che differenza c’è tra le due? E soprattutto Brie ha copiato Bayley?
Bayley
L’attuale ruolo di role model di Bayley è l’esatto contraltare della sua precedente gimmick face.
Bayley nelle vesti della hugger, dolce, gentile, sorridente, amata dai bambini, con i suoi immancabili “Bayley’s Buddies”, ossia quei coloratissimi tubi d’aria gonfiabili che accompagnavano la sua entrata, era davvero un esempio da seguire per il suo pubblico prevalentemente più giovane.
Personaggi così estremante caratterizzati verso il bene sorprendono sempre i fan quando passano nelle file dei villain, un turn heel non repentino ma graduale della ragazza della California, fortemente atteso come una liberazione di un personaggio diventato noioso e ripetitivo.
Cambio di look con tanto di taglio della storica coda di cavallo, cambio di theme song in una versione più spirituale e assassinio in diretta degli incolpevoli “Bayley’s Buddies” simbolo metaforico del ripudio del passato. Un passato che la ragazza non ha del tutto rinnegato ammettendo di aver semplicemente mostrato se stessa, in quanto le persone non cambiano ma si evolvono.
Bayely dunque era passata dall’essere un vero modello per tutti, la classica ragazza della porta accanto, a una persona rancorosa e piena di odio verso tutti coloro che, a sua detta, non le avevano ridato indietro quello che lei aveva amorevolmente donato, fan in primis. Nonostante ciò, lei era ed è ancora convinta di essere quella guida, quell’esempio da seguire per tutti, ma a mesi di distanza dal cambio di attitude la realtà dei fatti è che il personaggio dell’ex Hugger non si è spostato di una virgola.
Schiavo dell’amica Sasha, che si prende le luci del roster femminile di SmackDown, Bayley risulta esserle un spesso un passo indietro; inoltre la rottura delle due sembra prossima e di conseguenza molto attesa. Bayley non è stata costruita per essere interessante, non c’è stata un’evoluzione convincente, la sua è la classica versione di campione heel e qualsiasi sua faida risulta allo stato attuale scialba e priva di coinvolgimento, colpa anche di una divisione, Banks a parte, che non riesce ad essere al suo livello, rendendola una cattedrale nel deserto.
Britt Baker
Il percorso di Britt è simile a quello di Bayley, perché la Baker ha iniziato la sua avventura nella All Elite Wrestling in un generico ruolo di face, proposto con insistenza al top e condito da un’iniziale serie di vittorie.
L’assenza di connessione col pubblico era evidente però, e questo costò alla ragazza qualche passo indietro nelle gerarchie finché la federazione maturò la scelta di farla passare nelle file dei villain. La decisione, inizialmente recepita in maniera fredda dal pubblico, iniziò ad ingranare con il passare delle settimane grazie anche ai continui insulti della ragazza al commentatore Tony Schiavone, indifeso di fronte alle parole della Baker.
Complice anche il suo vero lavoro di dentista, che Britt continua diligentemente a svolgere nel resto della settimana, la ragazza iniziò a proporsi come un’ipocrita role model, un esempio da seguire, che mostra con fierezza anche nel suo studio dentistico addobbato di video dei suoi incontri o interviste col solito Tony, al quale la Baker consiglia di non sorridere, e poster motivazionali con la sua immagine.
Settimana dopo settimana Britt stava uscendo dal suo guscio, spesso troppo legato dal fardello di essere nel business solo perché è la fidanzata di Adam Cole, interpretando magistralmente un ruolo abusato negli anni ma rimodernato e ben costruito. Un lavoro che nei mesi ha pagato ma che nel suo punto più alto del climax ha visto la ragazza infortunarsi, seppur lei stessa abbia confermato la sua voglia di tornare in tempo per ALL OUT, e se così fosse una sua vittoria del titolo sarebbe solo il coronamento di questo meraviglioso percorso.
Btitt ha voluto “salutare” i fan AEW con un’ultima lezione sull’essere role model basata sul “non infortunare i role model”, prendendosela aspramente con Kris Statlander, Shida, Nyla Rose, buoni e cattivi, tutti complici di un piano ben architettato, di una ingegnosa cospirazione ai suoi danni nata dalla mente dell’arbitro Aubrey Edwards. Una svolta da manicomio, in un personaggio che non smette di sorprendere e che entrando in guerra contro tutti potrebbe addirittura evitare di limitare la AEW ai canoni di un classico face vs heel.
Il personaggio di Britt è riuscito ancora una volta ad evolversi in questa versione folle, vittimistica e complottista, e questo la rende un character migliore di quello piatto e generico offerto dalla WWE con Bayley.
La polemica
Nonostante, come abbiamo visto, i due personaggi risultino essere tra di loro differenti nella costruzione e nella proposta, non è passata inosservata ai fan la scelta della AEW di utilizzare il termine role model per riferirsi a Britt Baker, una scelta su cui sicuramente la WWE non ha l’esclusiva ma che di questi tempi genera solo continue polemiche tra persone che bramano la guerra tra le due compagnie. I fan di Bayley hanno accusato, senza mezzi termini, Britt di aver copiato la WWE.
La Baker, interrogata sull’argomento da Chris Jericho nel suo podcast, ha affermato di non aver copiato Bayley anzi di essere completamente all’oscuro del fatto che anche lei si facesse chiamare così, rivelando poi di aver avuto come unico punto di riferimento Le Champion stesso.
Nonostante ciò sembra oggettivamente impossibile che la All Elite non si sia accorta di questa equivalenza così macroscopica, il dubbio che si sia trattata dell’ennesima frecciatina, e non sarebbe neanche la prima con protagonista la ragazza, resta vivo.
Ma indipendentemente da questo, l’ossessione che alcuni fan hanno verso questa fantomatica guerra tra le due federazioni porta delle volte all’esasperazione più totale di alcuni di loro; delle volte basterebbe godersi semplicemente le due proposte, si può vivere con entrambe le federazioni, si può vivere con due match comedy caotici differenti e soprattutto si può vivere con due role model.