IWOTW Focus: Chris Dickinson. A causa della cancellazione di numerosi show, IWOTW cambia formato momentaneamente, divenendo un momento per parlare di alcuni lottatori indipendenti
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Chris Dickinson: con l’impegno tutto arriva, prima o dopo. Lui ne è la dimostrazione vivente
107 kg per 178 cm di altezza, un background nelle arti marziali e maestri del calibro di Nunzio, Harley Race e Ricky Steambot. Questo è il curriculum di partenza per il newyorkese Glen Benton, che da lì in poi si farà conoscere come Chris Dickinson. Classe ’87, ha un avvio di carriera particolarmente lento.
Dal 2002, anno del suo esordio, fino al 2009 non vi è infatti alcun momento saliente. Cominciano alcune vittorie titolate in piccole federazioni (tra i quali un regno di coppia con un allora signor nessuno: Sami Callihan). Alcune apparizioni in Full Impact Pro gli aprono una piccola strada, quella della Dragon Gate USA. Ma a parte qualche incontro nel 2011 ed un breve ritorno nel 2014, nuovamente, nulla di assurdo. Una carriera come altre, si direbbe.
L’esordio in ROH nel 2015 sembra semplicemente la volontà di dare spazio da jobber a qualcuno che ormai lottava da tanti anni. Una federazione, nel 2013, decide però di credere in lui: la CZW. Dal King Of Death 12 dà vita ad una faida con Drew Gulak che lo porta più volte a sfiorare il CZW World Heavyweight Championship, senza mai raggiungerlo ed apparendo molto meno nel 2015. Lo spazio concessogli nei tour inglesi non cambia troppo la situazione: è un nome importante per la CZW, ma non un protagonista.
I primi sforzi iniziano ad essere premiati: la EVOLVE lo chiama per numerosi eventi. Dopo tanto lavoro, due regni titolati in coppia con Jaka. Intanto per le indies finalmente è diventato un main eventer. Dickinson ora è un’attrazione. I suoi match in EVOLVE hanno schiarito la mente a tutti: questo ammasso di muscoli ci sa fare. E chi poteva capitalizzare meglio questa situazione della GCW? Una delle indy più vivaci del momento non si lascia scappare qualcuno dallo stile così duro. Questo è senza dubbio il palcoscenico dove brilla maggiormente, insieme alla BEYOND. Il capolavoro con David Starr è stato un urlo a tutto il mondo: Chris Dickinson è un lottatore che conta, diamine se conta.