Manca ormai poco al quinto pay-per-view più importante dell’anno della WWE. Quello delle nascite, delle rinascite e delle svolte: Money In The Bank.
Nonostante la foto spoiler uscita in questa settimana, che ritraeva i 7 (ipotetici) partecipanti al Money In The Bank Ladder Match maschile che lotteranno per la valigetta, non abbiamo la certezza che saranno effettivamente loro. Almeno non fino a lunedì, quando li annuncerà Alexa Bliss, durante la puntata di RAW, nel suo “A Moment of Bliss“.
Loro o non loro, oggi andremo ad analizzare le 3 superstar a cui, per necessità, per personaggio o per merito, staccare la valigetta aiuterebbe non poco.
1. Sami Zayn
The Underdog from the Underground è tornato dopo diversi mesi di assenza…con un personaggio molto interessante. Molti si aspettavano che, dopo uno stop durato dieci mesi, sarebbe tornato da babyface. Così, effettivamente, sembrava, o meglio, ha voluto farci sembrare per una ventina di minuti, tempo del suo match con Finn Balor.
Subito dopo, infatti, con un promo molto interessante (e, a quanto pare, scritto da Sami Zayn stesso) ci ha confermato che era tornato con la stessa personalità di quando si era infortunato. Dal momento della sua chiamata da NXT, non ha mai ottenuto le luci e i palcoscenici che meritava, di fatti è uno dei pochi a non aver mai vinto un titolo, né primario né secondario, nel Main Roster. Una nota positiva è l’infinita e piacevole faida con Kevin Owens, ma anche quella non lo aiutò tanto quanto il suo amico-nemico.
Sami Zayn, sebbene non sia nella foto spoiler pubblicata (ciò non toglie che possa comunque partecipare o essere aggiunto), sarebbe perfetto come prima scelta per la partecipazione ma anche per la vittoria della ambita valigetta, coerente con il personaggio portato on screen. L’underdog, ma visto dagli occhi del cattivo. Un personaggio stufo dell’incoerenza del pubblico, che non riesce a trovare la chiave di volta per iniziare ad essere davvero importante, per iniziare a vincere. Il Money In The Bank potrebbe finalmente dargli quella svolta che non è riuscito a intraprendere in questi tre anni. Curioso il fatto che l’ultima apparizione dell’ex El Generico, prima del lungo stop, è stata proprio a Money In The Bank dell’anno scorso, dove venne praticamente squashato da Bobby Lashley. Che sia un segnale?
2. Cesaro
Se ci fosse un dizionario della WWE, a fianco alla definizione di “Spreco” ci sarebbe senza alcun dubbio la foto di Cesaro. Lo Swiss Superman è sempre stato trattato in maniera vaga e strana dalla federazione di Stamford: quando sembrava arrivato il momento di splendere, ecco che la fiamma si consumava. Facendo un paragone calcistico, l’ex membro de The Bar ricorda vagamente quella tipologia di squadre che, quando sono ad un passo dalla vittoria di un trofeo, iniziano a giocare male e perdere le partite, facendo svanire il momento di gloria. Con la sola differenza che, nel calcio, se le squadre giocano male, il più delle volte, il colpevole è la squadra stessa, Cesaro dal canto suo, invece, ha ben poco da recriminarsi.
Vincitore della prima Andrè The Giant Memorial Battle Royal, con il suo essere un performer fuori dal comune era riuscito col tempo a guadagnarsi il tifo del pubblico, anche grazie alla sua mossa caratteristica, la Giant Swing. Mossa che la WWE ha avuto la brillante idea di limitare e, successivamente, cancellare per un po’ di tempo dal set di mosse dello svizzero, senza alcun motivo.
L’opportunità di lanciarlo nell’Olimpo del Main Event c’è stata, soprattutto nelle vesti di babyface, ma si è sempre deciso di metterlo in tag team casuali.
Prima con Tyson Kidd, poi con Jack Swagger, poi sotto la fallimentare protezione di Paul Heyman e, infine, con Sheamus.
Ora che, con lo Shake Up, la coppia formata con il guerriero celtico ha visto la sua fine, potrebbe essere l’ennessima, forse ultima, chance per dare alla carriera di Cesaro la rinascita che si merita. La partecipazione e la vincita del Money In The Bank potrebbe essere un ottimo punto di ripartenza: il supereroe svizzero ha tutte le carte in regola per essere un campione duraturo, in grado di interpretare egregiamente sia il ruolo di face che il ruolo di heel. Chissà, dunque, se con una vittoria della valigetta, metterà la prima e ripartirà, oppure resterà in folle.
3. Andrade
The Future of SmackDown Live…is back on SmackDown Live. Strano a dirsi, ma vero. Dopo la parentesi di 24 ore a RAW, Andrade è stato spostato (a quanto pare per esigenze amorose e personali) di nuovo nel roster blu. Dopo esser stato sicuramente uno dei migliori NXT Champion della storia del brand giallo, ha iniziato in maniera altalenante il suo percorso nel roster principale, nonostante sia stato da subito presentato come “Il Futuro” dello show.
Alternando vittorie importanti a sconfitte decisamente evitabili, è riuscito comunque a dire sempre la sua, vista la sua grande capacità all’interno del quadrato. Si è ritagliato, infatti, uno spazio nel Royal Rumble Match di gennaio, arrivando addirittura nei final four, per poi sfornare una serie di ottimi match contro Rey Mysterio, faida con il quale è stata interrotta senza una spiegazione. La partecipazione al Ladder Match valevole per il Money In The Bank sembra quasi doverosa, visto il suo personaggio e le sue ottime doti che possono regalare diversi spot interessanti.
La vittoria? Probabile e corretta. Wrestler del calibro di Drew McIntyre o lo stesso Rey Mysterio hanno sicuramente uno status più elevato di El Idolo, ma proprio per questo non hanno bisogno della valigetta per mettere piede nella scena titolata. Se a staccarla, invece, dovesse essere proprio Andrade, e dovesse anche incassare con successo, potrebbe essere il momento e il modo giusto per la svolta. Il momento e il modo giusto per far sì che il suo soprannome diventi effettivamente sensato e, magari, modificato, parlando anche al presente.