Mr. McMahon, docuserie uscita oggi su Netflix, ha fatto un po’ storcere il naso ai fan italiani, dato che l’adattamento in lingua italiana non è eccezionale.
A partire da oggi è possibile guardare il documentario dedicato alla carriera e alla vita di Vince McMahon, condita da interviste rilasciate dallo stesso Vince e da altre star della storia della compagnia: da Cody Rhodes a The Rock, passando per Hulk Hogan, Paul Heyman e Tony Atlas. Durante i vari episodi trovano spazio anche i figli di Vince: Stephanie e Shane McMahon.
Guardando la serie Mr. McMahon in lingua italiana si può però notare un lavoro di adattamento non eseguito in maniera perfetta. Alcuni concetti non vengono spiegati in maniera esatta: ad esempio, “WrestleMania” viene inteso come una sorta di torneo/campionato e non come un singolo evento vero e proprio.
Alcuni fan italiani ci hanno segnalato un errore piuttosto grossolano: la celebre frase “You’re fired!” pronunciata da Vince McMahon per licenziare lottatori o dirigenti, invece di essere tradotta con “Sei licenziato!” è stata tradotta con “Sì! Fuoco!”.
Nel corso della serie viene raccontato il rapporto tra Vince McMahon e suo padre Vince McMahon Sr.: clicca QUI! per saperne di più!
After seeing early footage of the docuseries surrounding him, Vince McMahon tried to buy the project back from Netflix.
Vince had Endeavor’s Ari Emanuel chime in too, also voicing concern about the doc’s treatment of Vince’s alter ego.
Netflix refused to let the project go.… pic.twitter.com/Ha5r3750Q9
— Wrestle Ops (@WrestleOps) September 24, 2024