AEW All Out torna in questo nefasto 2020 per cercare di regalarci una grandissima serata di Pro-Wrestling. Le aspettative erano molto alte, saranno state rispettate?
Andiamo a vederlo insieme:
Pre Show:
SINGLES MATCH: SERPENTICO VS JOEY JANELA
Incontro da pre show, senza imfamia e senza lode ma che intrattiene bene nella sua breve durata. Serpentico domina la prima fase del match ma una Senton andata a male concede il comeback a Janela che in breve chiude con un meraviglioso Elbow Drop. Nulla di eclatante ma match con poche sbavature.
Voto: 6,25
TAG TEAM MATCH: PRIVATE PARTY (ISIAH KASSIDY & MARQ QUEN) VS DARK ORDER (ALEX REYNOLDS & JOHN SILVER)
Che gran bel match. L’incontro parte nel classico canovaccio degli heel che lavorano al proprio angolo, ma dal Hot Tag a favore di Marq Quen la contesa sale paurosamente di ritmo. I due team si alternano al comando del match una concatenata combinazione incredibile del Dark Order non vale clamorosamente il 3. Tanti falsi finali fino a quello autentico che vede la Hunricanrana di Quen mista alla micidiale Jumping Cutter di Kassidy. Bella vittoria per i Private Party, ma esce a testa alta il Dark Order, in una serata non proprio da ricordare.
Voto: 7,25
Main Show:
TOOTH AND NAILS MATCH: BIG SWOLE VS BRITT BAKER
Come di consueto nel mio modus operandi, quando vengo chiamato a svolgere questo compito, i match a carattere cinematografico non li valuterò. Sono qui per giudicare la componente lottata e non ho alcuna competenza registica per poterlo giudicare da quel punto di vista. Posso dirvi al massimo se mi ha intrattenuto e la risposta è “non molto”. Un abbozzo di rissa in uno studio dentistico non proprio entusiasmante, decisamente non il modo migliore di partire. La vittoria di Big Swole sorprende, sarà finita tra le due?
Voto: S.V.
TAG TEAM MATCH: YOUNG BUCKS VS JURASSIC EXPRESS
Bella sfida quella che presumibilmente doveva essere l’opener dell’evento prima del cambio last minute. Ritmi altissimi in un incontro in cui riescono ad uscire bene tutti e quattro i partecipanti. I fratelli Jackson danno spettacolo, Luchasaurus sfida la gravità volando dal paletto nonostante l’ampio peso e Jungle Boy mostra la classica resilienza da underdog, che vale qualche falso finale prima del BTE Trigger che lo fa crollare. Match dinamico e entusiasmante.
Voto: 8
CASINO BATTLE ROYAL
La tradizione di casa dalla AEW torna qui ad All Out, tanta attesa e curiosità non proprio ripagata. I primi 20 scorrono velocemente senza che vi sia qualche sorpresa, fino al tanto atteso arrivo del Joker che si rivela essere Matt Sydal. Quest’ultimo compie un debutto da incubo botchando completamente il tuffo dal paletto. Le eliminazioni procedono velocemente fino a che non restano sul ring i grandi favoriti, Lance Archer ed Eddie Kingston. Eddie tenta di sfruttare l’aiuto dei compagni ma Archer, grazie anche al disturbo di Jake Roberts si sbarazza di tutti e si aggiudica l’incontro e una futura occasione. Elementi positivi e negativi si compensano facendo arrivare l’incontro alla sufficienza.
Voto: 6
BROKEN RULES MATCH: MATT HARDY VS SAMMY GUEVARA
Premessa doverosa quella di ribadire come Hardy si sia fatto davvero tanto male e abbia voluto lo stesso continuare, in un mix tra amore per la disciplina e incoscienza. Quanto visto è stato per forza di cose brutto, illogico e scritto male. Almeno queste erano le sensazioni prima di sapere quello che fosse capitato a Matt. La salute dovrebbe prevalere in questi casi, i due meritavano un match degno che non è potuto esserci. Hardy vince e resta in AEW, ma l’ospedale sarà la prossima tappa.
Voto: S.V.
AEW WOMEN’S CHAMPIONSHIP MATCH: HIKARU SHIDA (c) VS THUNDER ROSA
Che dire, match fantastico tra le due ragazze, che si candida di diritto tra i match femminili dell’anno, almeno per il panorama americano. Una tecnica invidiabile delle due, Thunder Rosa dimostra il perché è campionessa in NWA conducendo una buona parte di contesa. Shida resiste e ricambia le cortesie con colpi duri. Il match alterna momenti alti da un punto di vista tecnico ad un dinamismo che rende la contesa viva e piacevole fino all’ultimo secondo. A vincere è la padrona di casa, che resta campionessa, ma finchè la NWA non riprenderà definitivamente, Thunder Rosa potrebbe essere un elemento interessante per il roster AEW. Questo match ad All Out, epocale già solo per il build up, resta la grande vittoria di Tony Khan, Billy Corgan e soprattutto Kenny Omega, Chapeau.
Voto: 8,5
EIGHT MAN TAG TEAM MATCH: DARK ORDER (BRODIE LEE, COLT CABANA, EVIL UNO & STU GRAYSON) VS MATT CARDONA, SCORPIO SKY & NATURAL NIGHTMARES (DUSTIN RHODES & QT MARSHALL)
Match divertente che nel suo quarto d’ora intrattiene. L’incontro inizia con il classico rissone tra team, che una volta placati possono finalmente iniziare. Cambi di posizione dominante e tag continui danno spazio a tutti con un Mr Brodie Lee onestamente più impegnato ad umiliare i famigliari più diretti di Cody, Brandi e Dustin. Gli scambi danno spazio di brillare a tutti ma l’errore del Moonsault di Cabana concede il Roll-Up vincente. Vittoria dei buoni funzionale solo a costruire la prima difesa del titolo TNT, mercoledi a Dynamite Dustin Rhodes tenterà l’assalto all’alloro.
Voto: 6,5
AEW TAG TEAM CHAMPIONSHIP MATCH: KENNY OMEGA & “HANGMAN” ADAM PAGE (c) VS FTR (DAX HARWOOD & CASH WHEELER)
Questo incontro è una lezione. Una lezione per tutti coloro che giudicano una contesa solo dal ritmo o dalla presenza o meno di spot acrobatici. Il match è chiaramente Old School, e quando ci sono gli FTR di mezzo, difficile avvenga il contrario. Uno stile che si sposa bene con il dinamismo dei campioni, Kenny è chirurgico, Page è una scheggia impazzita. Il V-Trigger di Omega ai danni di The Hangman è lo spartiacque narrativo, il plot twist aspettato. Gli ex Revival minuziosamente preparano la vittoria e due Spike Piledriver fanno crollare il Cowboy. Un match che racconta una storia e evita di cadere nel classico spot fest, si può arrivare al 5 stelle anche senza, e questo incontro potrebbe dimostrarlo. Un lavoro incredibile che sfiora se non tocca un Tag Team Match astratto e perfetto. Difficile trovare difetti, e il post match non è da meno, con un Kenny che sta letteralmente esplodendo, l’abbandono dell’arena con i Bucks ad assistere l’allontanarsi dell’auto fa riflettere.
Voto: 9
MIMOSA MAYHEM MATCH: CHRIS JERICHO VS ORANGE CASSIDY
Intermezzo più leggero tra i due match ben più carichi emotivamente. Jericho e Cassidy ancora una volta non deludono mettendo in piedi un incontro divertente e dinamico. I due hanno una chimica incredibile e mostrano o, in alcuni casi addirittura omaggiano, le loro contese precedenti. La stipulazione particolare che vede come terza win condition, oltre al classico schienamento e sottomissione, il gettare l’avversario dentro una vasca di mimosa, è chiaramente il modo in cui sarebbe terminato l’incontro. Ovviamente il match si conclude esattamente in questo modo con un Super Man Punch di Freshly Squeezed ai danni del Demo God, che cade nella vasca di liquido misto tra champagne e succo di frutta. Che vittoria per Cassidy in un feud che ha avuto il compito di farlo uscire dalla sua comfort zone del wrestling comedy per regalarci ora un wrestler totale.
Voto: 7
AEW WORLD CHAMPIONSHIP MATCH: JON MOXLEY (c) VS MJF
Super Main Event e che match. L’incontro è durissimo, come ci si attendeva. MJF ha il merito in questa contesa di apparire come un uomo vero e non un bambino viziato, il sangue è il tocco in più per dare questa idea. Una violenza inaudita in alcuni casi con Mox che morde Maxwell, ricambiando il favore dell’ultima puntata. Il finale al termine di un turbinio di emozioni che vede addirittura l’utilizzo della Cross Rhodes da parte del candidato, vede lo sfidante tentare il classico pugno con l’anello ma l’arbitro, distratto dal Wardlow perde l’azione nel ring; distrazione che permette a Moxley di utilizzare la tanto fidata Paradigm Shift, illegale nell’incontro. Una vittoria addirittura sporca per il campione, funzionale forse a concedere un rematch ad MJF, o quantomeno a lasciare inalterato il suo status. Sotto gli occhi di Archer, prossimo sfidante di Mox, si chiude l’evento.
Voto 8,25
Un All Out che ha qualche basso ma veramente tanti alti, una serata di wrestling lunga ma piacevole nella sua interezza, il PPV si candida come evento americano dell’anno.