Carissimi lettori di The Shield of Wrestling, dopo un “ritorno dall’inferno” siamo giunti agli Ups&Downs dell’ultima edizione di Monday Night Raw. Buona lettura!
Premessa – Ups&Downs: Quest’oggi avrete modo di leggere una disamina decisamente differente dalle scorse edizioni. Non ci saranno degli Ups and Downs – dato che, a parer mio, è impossibile ricavare qualcosa del genere da una puntata così destabilizzante.
Raw – Ritorno dall’inferno, letteralmente
La situazione a Monday Night Raw è…indicibile. Non riesco a descrivere il mio stato d’animo nei confronti della puntata odierna. Tutti i live show di transizione stanno influendo tantissimo sugli show settimanali, e Raw ne risente un sacco, proponendo minestre riscaldate. Dopo un solido evento come Hell in a Cell, ci si aspettava una solida conferma, ma così non è stato. La gestione della categoria femminile è semplicemente imbarazzante: una campionessa come Ronda Rousey – seppur sia un’ottima risorsa con ampi margini di miglioramento – ferma ogni sbocco narrativo possibile. La situazione Kevin Owens si dimostra essere, ancora una volta, disastrosa. Dopo un precoce ritorno ci aspettavamo di vederlo un tantino sadico, il gran figlio di puttana che costrinse il volto della WWE, John Cena a fare sul serio. Così non è stato: KO ha trovato un nuovo alleato e, apparentemente, si prepara ad uscire devastato da un altro feud potenzialmente buono. La categoria tag team ha una storia tutta sua: monopolizzare Raw con soli 6 wrestler è da pazzi. Gli sbocchi narrativi sono la prima cosa in uno show dalla durata di 3 ore. Da menzionare anche la noiosa routine che avvolge gli Authors of Pain: sono grossi, forti, hanno un manager e… Squashano dei jobber e aiutano i campioni in carica? Il titolo Intercontinentale risente molto di questa monopolizzazione, difatti dubito che verrà messo in luce nelle prossime settimane. Il booking nei confronti dell’Universal Championship lascia parecchio a desiderare: come si può sfornare un booking tanto aberrante? Il main event di Hell in a Cell non bastava? Tante domande e pochissime risposte.
Queste erano le mie considerazioni un po’ inusuali sull’ultima puntata, aspetto le vostre nei consueti commenti. Alla prossima!