Popolo di The Shield Of Wrestling, benvenuti! Alla tastiera Alessandro “Jin” Leone per il report del ROH 17th Anniversary!
Al commento abbiamo Ian Riccaboni, Caprice Coleman e l’NWA World Heavyweight Champion, Nick Aldis, con Kamille a tenergli la cintura. Assente Colt Cabana.
KENNY KING VS MARTY SCURLL – **1/2
Match molto equilibrato, fatto di scorrettezze e combo. Proprio per questo, si cerca di proporre alcuni spot validi, senza particolare successo. Nessuna manovra risulta particolarmente significativa. Nel finale, tentativo di Graduation che viene counterata in una Royal Flush, ma Scurll esce dal ring per non essere schienato. King va a prendere una sedia, l’arbitro gliela toglie e il Villain approfitta per colpirlo con l’ombrello.
VINCITORE: MARTY SCURLL
SHANE TAYLOR VS JEFF COBB (C) – ROH WORLD TELEVISION CHAMPIONSHIP – ***1/2
Match che è uno scontro molto fisico di due che fanno della corporatura uno dei pregi principali. Cobb conduce ed esegue gli spot migliori, ma Taylor per la prima volta tira su una prestazione buona ed anche lui ha i suoi momenti di buon livello, specialmente nel finale, dove in un ottimo momento colpisce con il Flip Piledriver. Prova a colpire ancora, infuocato dall’occasione, ma subisce una Tour Of The Island. Si rialza immediatamente, ancora carico, solo per essere colpito dalla seconda Tour Of The Island.
VINCITORE ED ANCORA CAMPIONE: JEFF COBB
KELLY KLEIN (W/CAMP KLEIN) VS MAYU IWATANI (C) (W/SUMIE SAKAI) – WOH WORLD CHAMPIONSHIP – **
Match mediocre. Stavolta, il solito (e comprensibile) disinteresse che accompagna i match femminili nella federazione è davvero giustificato per un PPV. Nessuna manovra ha un vero impatto sull’incontro. Nota di merito però all’impegno della campionessa, specialmente nella sua abilità di selling. Moonsault di Iwatani, ne prova un altro ma Kelly alza le ginocchia e poi colpisce con la K Power che sembra valerle la vittoria, ma all’ultimo secondo Mayu ne esce. La Klein rimuove il paradenti alla rivale che la chiude in un roll-up da due. Lariat della Klein, ma Sumie Sakai la distrae e regala un roll-up vincente.
VINCITRICE ED ANCORA CAMPIONESSA: MAYU IWATANI
Teoricamente ora dovrebbe esserci Kingdom (TK O’Ryan & Vinny Marseglia) vs LifeBlood (Mark Haskins & Tracy Williams), ma Matt Taven non ne può più di aspettare per avere il suo match titolato. Jay Lethal si presenta.
MATT TAVEN VS JAY LETHAL (C) – ROH WORLD CHAMPIONSHIP – **1/2
Premessa dovuta: la durata di questo match è stata assolutamente esagerata, soprattutto considerate le abilità dei due, specialmente di Taven. Nonostante la durata, mi è difficile parlare di questo match mantenendo le dovute proporzioni, dato che fino agli ultimi 10 minuti l’incontro è stato lentissimo, senza niente di speciale, una mazzata devastante allo spettatore.
Della prima parte (e con prima parte parlo di un quarto d’ora abbondantissima di minuti) c’è veramente poco da dire. Prese su prese, ogni tanto qualche calcio e poi altre prese, che vanno avanti in altre prese…insomma, il classico inizio di match ma che dura quanto un incontro normale. Almeno tutto questo tempo di sottomissioni viene sellato bene dai due. Segue un momento senza dominio con alcune manovre caratteristiche. Il Kingdom prova ad inserirsi, ma Jonathan Gresham ed il LifeBlood lo impediscono. Nonostante ciò, Taven sfrutta la confusione per colpire con il Climax ed ottiene un near fall. Tentativo fallito di secondo Climax fermato ma il match è ancora in mano a Taven. Tentativo di Hail To The King di Lethal trasformato in un roll-up da due, poi il campione applica la Figure 4 Leglock. Taven urla che non cederà e così è, ma Lethal rafforza la presa e colpisce ancora la gamba, già lavorata all’inizio dell’incontro. Con un tentativo disperato, Taven riesce a ribaltare tutto ed uscirne. E siamo già intorno ai quaranta minuti di incontro. I due lottano sull’apron e Taven fa volare Lethal su un tavolo posizionato fuori dal ring. Lethal avrebbe perso per count-out, ma così Taven non vincerebbe il titolo e ferma l’arbitro. Ancora il leader del Kingdom che controlla ma nulla da fare, con Lethal che riesce poi a colpire con un suo Climax.
Serie di tutti i possibili calci e ginocchiate che si conclude con una Lethal Injection che sembra decisiva ma vale solo due.
Cutter di Lethal. Siamo poi sull’apron e Taven va a vuoto con il suo Running Knee, subendo un’altra Cutter. 50 minuti circa. Lethal tira fuori un tavolo, lo posiziona vicina alle barricate e ci piazza Taven sopra, il quale si alza e lo spinge contro l’apron. Il “vero” campione prende una scala e la mette tra l’apron ed il ring. Dropkick di Lethal, ma Taven resta in piedi. Altro Dropkick che manda il nemico contro la scala. Taven è ancora sulla scala, Lethal va per la Hail To The King, ma all’ultimo Taven si scansa. Nessuno riesce a rialzarsi. Alcune persone provano a rialzare Lethal, ma Taven le ferma tutte con un Suicide Dive. Dopo poco, colpisce con la Just The Tip ma è solo un near fall. Allora usa la manovra altre tre volte per la vitto-NO! Ancora kick-out di Lethal! Taven sale sulla terza corda ma viene preso al volo con una Cutter. I due si insultano mentre sono in ginocchio e si prendono a schiaffi ed altri colpi. Lethal allora colpisce con tre Superkick, chiude con la Lethal Injection…ma non basta. Arriva allora l’annuncio: siamo arrivati a 60 minuti di match, che dunque finisce in parità.
PAREGGIO
Ora i dubbi vengono sulla difesa titolata di Lethal con Marty Scurll a G1 Supercard. Il Villain si presenta, prende la cintura ROH e se la porta via.
Viene introdotto Mega Ran, rapper che si esibirà proprio a G1 Supercard. Vorrebbe esibirsi, ma Bully Ray interrompe tutto. Dopo una breve discussione, Mega Ran dichiara che nei videogiochi di wrestling, lui usava D-Von. Questo fa infuriare Ray, che poi dichiara che nessuno può batterlo a G1 Supercard. Ovviamente, il pubblico chiama Flip Gordon. Intanto, Ray lancia un’open challenge per l’evento: New York Street Fight.
Dalton Castle si unisce al tavolo di commento per il prossimo incontro.
BANDIDO VS RUSH – ***1/2
Rush si rifiuta di seguire il Code Of Honor e si parte immediatamente con una dimostrazione purissima di lucha libre, con tanto di Dropkick contemporaneo. Dopo pochi minuti Bandido cerca di lanciare Rush fuori dal ring, ma El Toro Blanco lo prende e lo schianta subito su un tavolo. Prende poi una sedia, ma l’arbitro lo ferma. Dopo questa sequenza si torna alla lucha libre, quella pulita, quella spettacolare, quella che quando vista ti fa esclamare “WOW!” com’è per quasi ogni manovra di Bandido. Rush sfrutta però anche la sua forza fisica, con manovre come un Deadlift Superplex. Dopo svariate manovre spettacolari (consiglio fortemente la visione agli amanti degli spot), Bandido colpisce con una Modified GTS. Prova poi a caricare Rush, il quale lo colpisce con un Suplex sul paletto e chiude con i Bull Horns.
VINCITORE: RUSH
Dalton Castle si presenta sul quadrato e provoca Rush, sfidandolo per G1 Supercard. A quanto pare, la sfida è accettata.
Jonathan Gresham è stato attaccato brutalmente da Silas Young nel backstage ed il Kingdom ha abbandonato l’arena, quindi i loro match non ci saranno. Siamo allora al main event.
VILLAIN ENTERPRISES (PCO & BRODY KING) VS BRISCOES (JAY BRISCOE & MARK BRISCOE) (C) – LAS VEGAS STREET FIGHT – ROH WORLD TAG TEAM CHAMPIONSHIP – ****
Se vi piacciono gli spot violenti ed il sangue…siete nel posto giusto. Vi faccio una premessa veloce senza illustrarvi nei dettagli alcuni spot perché anche questo match merita la visione: King ha lottato con una mano rotta e tutti e quattro avevano una sedia. I campioni provano a lavorare sulla mano di King, ma gli scagnozzi di Scurll sono on fire e gli spot distruttivi iniziano dopo pochissimi minuti. Le sedie non bastano? Perfetto, si parte con i tavoli e le mazze da kendo. La tattica dei Briscoes, quando riescono ad attaccare, è sempre la stessa: allontanare PCO e lavorare su King. Il sangue comincia a sgorgare, soprattutto dal corpo di Jay. Pur di danneggiare, si sfruttano anche i pezzi di tavoli rotti. Il durissimo lavoro di Jay su King mentre è totalmente rosso per il sangue crea un’immagine davvero forte. I campioni portano avanti la contesa grazie alla loro intesa. Mark piazza due tavoli fuori dal ring. King si libera di Jay sull’apron, solo per subire un Blockbuster su tutti e due i tavoli. Jay Driller, ma è solo due. I campioni allora attaccano con le mazze da kendo. PCO si fa colpire più volte, non vendendo neanche un colpo e spezzando i bastoni, mandando KO i nemici e cercando di svegliare il compagno, ma i Briscoes attaccano anche con i pezzetti di bastone. King prende Mark e lo scaraventa su una fila di sedie fuori dal ring. Brutale. Il gigante subisce poi un low blow da Jay, ma si riprende e colpisce con un pericolosissimo Piledriver su un tavolo. Posiziona poi una sedia su Jay e PCO chiude la guerra con un Moonsault.