Debuttare attirando l’attenzione è sempre un qualcosa che resta vivo nell’immaginario dei fan, e per la RETRIBUTION potrebbe arrivare presto un grande momento, che svolti completamente la vita della stable.
Facciamo un passo indietro fino alla puntata di RAW del 3 agosto quando un gruppo di atleti mascherati ha bruciato uno dei generatori al di fuori del Performance Center. Da quel giorno il gruppo ha attaccato costantemente i due show del Main Roster, generando panico e prendendosela con chiunque, senza distinzione di allineamento.
Il gruppo ha così ottenuto un nome, RETRIBUTION, parola inglese che può essere tradotta col termine retribuzione, o in un’accezione più negativa, punizione o castigo.
Il debutto in queste settimane ha innegabilmente generato un impatto, misto all’ignota conoscenza del nemico comune. Il mistero attorno alle figure mascherate del gruppo è uno degli argomenti maggiormente chiacchierati degli ultimi giorni.
Sul web si sono fatte diverse ipotesi, che proveremo ad analizzare insieme, con un occhio a quello che la RETRIBUTION potrebbe fare domenica notte, a SummerSlam.
Sheamus
Una delle teorie meno probabili ma che ha trovato forza in un segmento recente di SmackDown.
L’atleta irlandese è in una fase alterna della sua carriera, il suo ritorno ha attirato l’attenzione dei fan ma l’ex King of the Ring non è ancor riuscito a ristabilirsi al top dello show blu.
La sconfitta con Jeff Hardy, nel lungo e personale feud che li ha visti protagonisti, ha sicuramente minato lo status del Guerriero Celtico.
Rivelarsi come il leader di questo gruppo di ribelli sarebbe sicuramente un modo di ricostruire un main eventer che per il palmares non sarebbe dovuto scendere così in basso nelle gerarchie.
La teoria ha preso spunto da un angle di SmackDown in cui Sheamus ha invitato la RETRIBUTION a prendersela con lui provando a dimostrare di avere gli attributi.
Nessuna risposta è arrivata e l’irlandese è uscito assolutamente illeso dalla puntata. Questo ha generato diversi sospetti, in quanto in un gruppo in cui domina l’anarchia, dimostrare la superiorità colpendo uno spocchioso rissaiolo sarebbe stato quanto meno il minimo. Un attacco che non è avvenuto, ma che ha fatto pensare a molti come Sheamus leader celato del gruppo.
Hacker
Una delle storyline maggiormente in voga nella prima metà del 2020 è stata quella dell’hacker di SmackDown.
Un personaggio, anch’egli misterioso, con una serie di computer alle spalle pronto a svelare ogni segreto e a smascherare ogni imbroglio a favore…della verità (?)
Sicuramente non chiaro dove volessero andare a parare, ma la WWE ha perso una bella occasione, perché il potenziale di questa gimmick era innegabile.
L’hacker designato non era un mistero fosse Mustafa Ali, poi spostato a RAW una volta ufficialmente terminata, nel più totale silenzio, la storyline.
Giornalisti vicino alla WWE hanno più volte ribadito come questa storia non sia stata del tutto abbandonata dalla federazione, ma solo momentaneamente accantonata. La figura dell’hacker non è stata rivelata, quindi chiunque può ancora esserlo.
Molti hanno così immaginato che possa proprio essere l’hacker, che condivide con la RETRIBUTION l’occultamento dell’identità, il leader del gruppo.
CM Punk
Non poteva mancare. La RETRIBUTION è un gruppo di ribelli, automatico associare come leader IL ribelle per eccellenza, CM Punk.
L’ex WWE Champion è stato uno degli addii più dolorosi per la sua religiosa fanbase, che lo venera come un vero e proprio dio.
Ogni storyline in cui c’è un personaggio misterioso (sì anche quella dell’hacker), ogni segmento in cui è possibile un ritorno, ogni Royal Rumble Match, i suoi tifosi sperano di risentire “Cult of personality”.
Un ritorno che è passato negli ultimi mesi da “assolutamente impossibile” a “poco probabile”: la linea è sottile, ma la differenza è notevole.
Le possibilità sono basse ma è sicuramente uno dei modi col più alto impatto per far tornare il Best in the World in WWE. D’altronde l‘esperienza come leader di gruppi non manca, anche se spesso in gruppi molto fallimentari.
NXT
L’ipotesi, a mio modesto parere, più probabile.
C’è una costante negli attacchi della RETRIBUTION: gli show WWE sono tre, ad essere attaccati sono solo due.
Il Main Roster si trova così ad esser sotto bombardamento del fuoco della stable, con gli spogliatoi addirittura pronti a collaborare tra loro, heel e face indistintamente.
La minaccia potrebbe avere due colori specifici, il giallo e il nero.
Una volta ipotizzata la provenienza tocca fare ulteriori illazioni, sui membri e sul leader.
Allo stato attuale individuare i membri dall’aspetto fisico è una cosa possibile, ma assolutamente non veritiera, poiché potrebbero cambiare nel corso delle settimane. Esempio pratico Jessi Kamea riconosciuta con un occhio attento come una delle assaltatrici in una recente puntata, ma che soltanto la volta prima era invece stata bersagliata da loro. Quindi a meno di un incredibile mind game, degno del miglior Triple H, basarsi su questo può essere un giochino simpatico ma non veritiero.
Uno dei nomi più chiacchierati è quello di Dominik Dijakovic una delle principali star dell’ultimo anno di NXT. Dijakovic sta continuamente tenendo vigile l’attenzione su di lui grazie a numerosi Tweet, che di settimana in settimana lo hanno inserito in ogni ipotesi attorno principalmente al brand di RAW.
L’ipotesi più probabile è che DD sia davvero uno dei ribelli, seppur la sua riconoscibile fisionomia andrà in qualche modo giustificata quando mancherà dai video passati.
Dominik potrebbe essere il braccio armato del gruppo, ma la mente dietro alla stable potrebbe avere un nome e un cognome diverso: Tommaso Ciampa.
L’ex NXT Champion ha letteralmente fatto tutto e affrontato chiunque nel roster giallo-nero.
Un possibile passaggio nel Main Roster è da sempre una delle ipotesi più chiacchierate attorno a lui. Daddy si è sempre mostrato riluttante all’idea, il suo amore per il Pro-Wrestling collide con il modus operandi di RAW e SmackDown, ma le persone col tempo cambiano, e questo suo convinto NO, nella fase matura della sua carriera potrebbe essersi trasformato in un “proviamo”.
Ciampa sarebbe il leader perfetto, un atleta davvero tosto da buttar giù con un background da top villain assolutamente invidiabile.
Il debutto del leader
Una volta che le mie ipotesi sono andate sul Black Heart resta un’ultima illazione da fare. Quando vivremo il suo debutto?
Il set up potrebbe essere dei più gloriosi e la WWE, se davvero sta pensando a lui come leader, potrebbe sorprendere con una scelta coraggiosa che potrebbe davvero smuovere le acque, non così limpide degli ultimi mesi.
SummerSlam 2020, Amway Center di Orlando, al termine del Main Event valevole per il WWE Championship il leader delle RETRIBUTION si svela al mondo e attacca il campione, chiunque egli sia.
Questo sarebbe esattamente il debutto ad impatto che cerchiamo, con un desiderio chiaro, il WWE Championship.
A ad una settimana esatta servirebbe ben poco per costruire il Main Event di Payback, una parola inglese che vuol dire vendetta, la vendetta di NXT nei confronti del Main Roster.