SAJ World Seeker è l’ultimo evento della Squash a Jobber Wrestling, federazione milanese dal roster internazionale. Qui la nostra review dello show.
È lo scorso sabato, 11 maggio 2024, a segnare il ritorno della Squash a Jobber Wrestling a casa sua, lo Sporting Cesate, con lo show intitolato World Seeker. A Cesate sono tornato anche io, come sempre nell’ormai celebre Curva Indyvidui, attirato ancora una volta dalla tanta carne al fuoco messa dalla federazione alla fine dello show precedente, Rage Art.
In particolare, mi riferisco al Key of Heaven Match che assegnerà un’opportunità titolata al vincitore e la sfida nel main event tra l’odiatissimo campione Luke Jacobs e lo sfidante, idolo delle folle, Man Like Dereiss. Ma vediamo com’è andata.
Lupo vs Taishi Ozawa
L’opener di SAJ World Seeker è una sfida decisamente particolare: un giovane talento (già visto in SAJ) contro un veterano da tempo diventato un’istituzione. L’aspetto particolare, tuttavia, è dato dalle nazionalità dei due: il veterano questa volta è Lupo, l’atleta italiano, mentre il worker proveniente da una terra in cui il wrestling è decisamente più diffuso, il giapponese Taishi Ozawa, è il rookie della situazione.
Lo scontro è anche uno confronto di stili, con Lupo picchiatore e Ozawa flyer, che regala una contesa solida e divertente: nonostante qualche incertezza iniziale, i due intrattengono il pubblico e lo sorprendono anche con qualche spot degno di nota (ottimo il drop kick di Ozawa, che viene poi ripetuto da Lupo per dimostrare di saper stare al passo nonostante la stazza).
Alla fine è il veterano a trionfare, ma il futuro di Ozawa è radioso: Lupo gli alza il braccio davanti a tutto il pubblico della SAJ in segno di rispetto.
VINCITORE: LUPO
Titoli tag team ASCA: SCD GRIT (Connor Mills & Spencer) (c) vs Sunshine Machine (Chuck Mambo & TK Cooper)
Il rispetto viene lasciato alla porta, invece, per il secondo match di SAJ World Seeker.
Non poteva essere altrimenti, infatti, quando a difendere i titoli di coppia ASCA sono gli odiatissimi campioni Connor Mills e Spencer. Il wrestler italiano del team, in particolare, fa di tutto per attirarsi l’odio del pubblico e ci riesce benissimo.
Divertente lo sketch iniziale con Spencer che entra fumando una sigaretta e Reff Matt, arbitro della contesa, gliela confisca (spinto dai cori “Non si fuma!” del pubblico di Cesate) salvo poi fumarla lui stesso.
Gli sfidanti sono gli inglesi Sunshine Machine, wrestler centrali per il roster della britannica PROGRESS Wrestling ed al loro ritorno in SAJ dove anche questa volta vengono accolti molto calorosamente dal pubblico.
Se Spencer attira tutto l’odio del pubblico, Mills fa il suo sul ring: l’incontro inizia con un lavoro certosino del lottatore inglese sulla gamba di TK Cooper, che vende i colpi subiti alla perfezione.
Il ritmo sale e i cambi tra i partecipanti si fanno sempre più frequenti, con Mambo che riesce a soccorrere il tag team partner in difficoltà e ad aprire qualche spiraglio verso i titoli ASCA. Alla fine però sono ancora una volta gli heel a trionfare, conservando i titoli non senza i soliti trucchetti a cui ormai ci siamo abituati.
VINCITORI E ANCORA CAMPIONI DI COPPIA ASCA: SCD GRIT (CONNOR MILLS & SPENCER)
Key of Heaven: Adriano vs Bjorn vs Crimi vs Flamingo vs Goro vs LJ Cleary vs Merak vs Ravie Davie
Senza dubbio, ahimé, il peggior match della serata, complici anche le numerose sfortune che hanno colpito i partecipanti.
Il concept del match era tanto semplice quanto questo era complicato da realizzare: 8 partecipanti, 2 da subito sul ring e gli altri che entrano, 1 alla volta, ogni 3 minuti. Vince l’ultimo rimasto sul ring dopo l’eliminazione degli altri 6 partecipanti, che può avvenire per schienamento o sottomissione.
Di fatto si trattava del Thunderbastard match della PROGRESS, e anche in questo caso l’opportunità per il vincitore era di quelle importanti: una title shot per qualsiasi titolo SAJ, a scelta, da sfruttare in qualsiasi momento.
La resa dell’incontro, purtroppo, è tutto fuori che quella sperata a causa di almeno 3 motivi che si sono influenzati l’un l’altro:
- Le interazioni tra wrestler in faida: ce n’erano almeno 2, Crimi vs Goro e Adriano vs Bjorn. Peccato che le manifestazioni di odio tra gli ultimi due siano state appena accennate e quasi del tutto ignorate al momento dell’ingresso di Bjorn nel match.
- Gli infortuni, sicuramente la causa principale della scarsa riuscita di questo match. A farsi male sono stati, in momenti diversi, Flamingo, Bjorn (anche se il suo parrebbe essere stato un work, essendo poi tornato sul ring a sorpresa per continuare il match) e Merak che addirittura è stato eliminato all’ingresso dopo un Merak Launcher venuto male.
- La gestione degli ingressi scaglionati, con conti di 3 minuti a volte più lunghi ed altre più corti.
Nel caos generale comunque, degne di nota le prestazioni del veterano scozzese Ravie Davie (vero intrattenitore che ha fatto di tutto per far divertire il pubblico anche in situazioni avverse), di Adriano e di Goro.
La vera parte che si salva, infatti, è il finale 1 vs 1 tra questi due, con il giovane Goro che strappa la vittoria ad Adriano dopo una resistenza estenuante (ed un piccolo aiuto da parte di Bjorn, tornato per attaccare Adriano dopo l’eliminazione) che gli consente di ottenere la chiave che dà diritto ad un match per il titolo SAJ.
VINCITORE E PRIMO DETENTORE DELLA KEY OF HEAVEN: GORO
Dopo una breve pausa, lo show riprende con il prossimo match.
Sebastian De Witt vs YOICHI
Poco da dire per quello che, a mani basse, è stato il match della serata. Un incontro strong style in piena regola tra un altro giapponese in rampa di lancio ed alla seconda visita in SAJ, YOICHI, e Sebastian De Witt, lottatore italiano che si ispira profondamente a quello stile avendo anche avuto l’opportunità di svolgere due tour nella Terra del Sol Levante.
Il match è una sfida durissima di chop, suplex e manovre di potenza dove entrambi puntano a dimostrare per tutto il tempo al proprio avversario la loro capacità di resistere al dolore e di continuare a rialzarsi anche dopo aver subito i colpi più d’impatto.
Alla fine del match, finito con una vittoria meritatissima da parte di Sebastian, il petto dei due sembra un campo di battaglia.
Con questa prestazione, De Witt ha dimostrato definitivamente di avere tutte le carte in regola per poter sfondare in Giappone, ma evidentemente ciò non basta a dimenticare l’Italia: a fine match il Suicide Sinner alza al cielo un cartellone che lo vuole come prossimo campione SAJ, di fatto lanciando la sfida a chiunque esca vincitore dal main event.
VINCITORE: SEBASTIAN DEWITT
Titoli tag team SAJ: GGG (Emanuel El G & JJ Gale) (c) vs Irene & Oskar Leube
Match che è anche la mia personale sorpresa della serata, oltre a centrare perfettamente uno degli obiettivi per cui vado dal vivo a questo tipo di show. Si trattava della prima volta, infatti, in cui venivo messo di fronte agli sfidanti: Irene, campionessa italiana ICW, e Oskar Leube, lottatore tedesco ex wXw ed ora in forze alla New Japan Pro Wrestling.
Sui campioni c’è poco da dire: la divertente accoppiata tra il comedy dell’italiano El G e lo straordinario talento high flying di JJ Gale sono una garanzia per il pubblico SAJ, che li osanna dall’inizio alla fine.
È proprio il comedy ad aprire l’incontro, con El G che si presenta sul ring in abiti femminili perché “questo è un mixed tag team match“. Questo stratagemma non lo salva tuttavia dal dover affrontare Oskar, impressionante per la stazza, e la situazione spazientisce Gale che si prende il tag ricordando al suo partner che sono lì per difendere i titoli di coppia.
A modo loro, anche gli heel formano una “strana coppia” e la cosa li rende ancora più interessanti. In ogni caso, a vincere sono i campioni che conservano le cinture, mentre il match ci lascia con l’obiettivo (raggiunto) di consolidare il regno titolato dei GGG e la voglia di rivedere Oskar e Irene, in tag o anche in singolo.
VINCITORI E ANCORA CAMPIONI TAG TEAM SAJ: GGG (EMANUEL EL G & JJ GALE)
Dopo il match, festeggiamenti per i GGG che però vengono raggiunti e sfidati da Connor Mills e Spencer ad un incontro di unificazione dei titoli tag team attualmente riconosciuti dalla SAJ. Tra i due team parte una mini rissa che termina con la fuga degli heel, ma si può dire che la sfida per Final Bout 3 è accettata.
Titolo SAJ Openweight: Luke Jacobs (c) vs Man Like Dereiss
È tempo di main event e l’atmosfera a Cesate è caldissima: tutto è pronto per l’ingresso del beniamino del pubblico Dereiss, che speriamo porti via il titolo a Luke Jacobs.
È proprio durante l’ingresso dell’0121 che Jacobs decide di ricordarci perché è così tanto odiato dal pubblico SAJ: il campione Openweight infatti attacca alle spalle lo sfidante, ed inizia una fase di rissa senza quartiere in mezzo al pubblico.
Dopo essersi portato così ingiustamente in vantaggio (ed aver anche rotto una sedia nel frattempo), Jacobs riporta il suo avversario sul ring e l’incontro può ufficialmente iniziare.
Ma i danni subiti da Dereiss si fanno sentire, in particolare alla schiena che l’idolo inglese di Cesate vende alla perfezione. Alla lunga fase di heat segue una parziale ripresa di Dereiss, che soffre ma sostenuto dal tifo incessante del pubblico non molla e mette a segno anche qualche manovra high flying.
Sul finale, tuttavia, iniziano i problemi: un errore manda a terra l’arbitro proprio quando Dereiss è in vantaggio, ed il secondo direttore di gara ci mette un’eternità ad arrivare, permettendo la salvezza del regno titolato di Jacobs.
Quest’ultimo, poi, si riporta in vantaggio e prova il pin, ma Dereiss resiste facendo andare su tutte le furie il campione di Manchester, che stende anche il secondo arbitro.
Ancora una volta senza arbitri a guardare, è Dereiss a riprendere il controllo della contesa e ad atterrare Jacobs per un conto di 3.
È fatta, Man Like Dereiss è il nuovo campione SAJ! L’arena di Cesate è in delirio e tutte le prime file si fiondano intorno al ring a battere le mani sull’apron per festeggiare. Ma aspettate, l’arbitro ferma tutto… A quanto pare, anche le spalle di Dereiss erano al tappeto al momento dello schienamento e dunque il match deve ripartire.
A questo punto, Jacobs ha gioco facile: arbitro distratto, low blow e roll up che gli vale il conto di 3 e la cintura SAJ ancora stretta tra le sue mani.
VINCITORE E ANCORA CAMPIONE SAJ OPENWEIGHT: LUKE JACOBS
Il pubblico è furibondo ed il ring viene invaso da spazzatura ed oggetti di ogni tipo in segno di disapprovazione, mentre c’è chi addirittura vorrebbe lanciare delle sedie. Nell’arena tuttavia risuona la musica di Sebastian DeWitt, che arriva a sfidare Jacobs per il prossimo show.
Al Suicide Sinner, fresco di vittoria contro YOICHI, si aggiunge anche Goro, detentore della Key of Heaven. I tre si guardano e sembra che a Final Bout 3, il prossimo 12 ottobre, sarà un three way a decidere le sorti della cintura SAJ Openweight.
🌎SAJ WORLD SEEKER| 11 MAGGIO 2024
🇩🇪 NJPW’S OSKAR LEUBE
🇮🇪 LJ CLEARY
🇯🇵 YOICHI & TAISHI OZAWA
🇮🇹 ADRIANO, SEBASTIAN DE WITT, LUPO, GORO
🔥MAN LIKE DEREISS VS LUKE JACOBSDON’TMISS IT: 🎫 https://t.co/WbUdknIdiK
Poster by @Elliottt93 pic.twitter.com/bIAHFcYj4f
— SAJ Wrestling 🇮🇹 (@SAJWrestling) March 18, 2024
Ancora una volta uno show solido per la Squash a Jobber, che si conferma la realtà italiana principale da tenere sott'occhio quando si cerca un prodotto indy e dal respiro internazionale. Tutti i match hanno raggiunto ed ampiamente superato la sufficienza, con l'unica pecca del Key of Heaven che paga la sua complessità intrinseca e soprattutto gli imprevisti legati agli infortuni. Main event forse al di sotto delle aspettative in termini di risultato (Dereiss meritava il titolo essendo il wrestler più over in SAJ) e di svolgimento del finale (che ha avuto decisamente troppo overbooking), ma che comunque fa il suo portando avanti le storyline e, nel post match, mettendo hype per Final Bout 3.
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