Vampiro: la nostra intervista esclusiva all’ex WCW, a pochi giorni dal suo ritorno in Italia con l’evento di Napoli targato NWE.
Questo sabato al PalaPartenope di Napoli tornerà la Nu-Wrestling Evolution dopo moltissimi anni di assenza, con un evento che vedrà coinvolte stelle del calibro di Nic Nemeth, Alberto El Patron, Ultimo Dragon, Jake Hager e i SUBCULTURE (Mark Andrews e Flash Morgan Webster).
Oltre a questi atleti, ci sarà anche Vampiro, una delle tante menti dietro all’iconico progetto della Lucha Underground, con picchi di carriera (quantomeno in termini di popolarità) toccati nella storica World Championship Wrestling.
La nostra intervista esclusiva a Vampiro
Come è stato riallacciarsi con Roberto Indiano (clicca QUI! per leggere la nostra intervista) e la Nu-Wrestling Evolution dopo così tanti anni?
Vampiro: È stato un sogno riunirmi con Roberto Indiano dopo così tanti anni, lavoro nel mondo del wrestling dal 1984 e non ho mai passato momenti migliori di quando lavoravo con la NWE. Ciò che amo di più è che sono diventato molto amico di Roberto Indiano e mi sento come se fosse mio fratello, non vedo l’ora di tornare dove sento che sia la mia nuova casa. Questo è un progetto di successo che porta qualcosa agli italiani che non hanno mai visto prima.
Qual è il tuo ricordo più importante nei tuoi trascorsi in Italia, per la NWE, nei primi anni 2000?
Vampiro: La mia esperienza più importante con la NWE è stata l’innamoramento per la cultura italiana. Sono un grande fan del paranormale e di tutto ciò che è occulto, della magia e ovviamente della storia. Sono un mago praticante e conduttore di programmi televisivi sul paranormale, sono entusiasta di portare alcuni dei miei progetti in Italia e, naturalmente, sperimentare così tanta bella cultura, soprattutto con la sua gente.
A 57 anni hai ancora tanta benzina per esibirti. Con il tuo enorme bagaglio di esperienza che cosa consigli spesso ai “rookie”?
Vampiro: Sfortunatamente, in questo momento sto affrontando degli infortuni. Sto attraversando un processo medico molto duro, quindi potrò riacquistare completamente la mia salute nel 2025. Sarò comunque al 100% in NWE. Ho così tanta esperienza e così tanta passione per questo business e per quello che faccio, quindi non è tanto quello che dico alle nuove generazioni, ho camminato mano nella mano con loro per aiutarli a capire la personalità o il loro carattere in modo che le persone capiscano cosa stanno vedendo e il messaggio che vogliono e vogliamo trasmettere.
La WCW ha segnato in maniera indelebile la tua carriera. Chi sono i worker migliori con i quali hai avuto modo di lavorare?
Vampiro: Non mi è piaciuto affatto il tempo trascorso in WCW. Avevo una mentalità diversa e una filosofia diversa, c’era troppa arroganza americana dietro le quinte, e onestamente non mi è piaciuto per niente… L’unica cosa che posso dire è che mi ha davvero insegnato cosa non fare, e mi ha anche permesso di incontrare persone fantastiche, come i fan che supportano ciò che facciamo. Ho lavorato con tutti i migliori talenti del mondo negli ultimi quattro decenni. Non c’è un nome celebre che non abbia sconfitto in un match, ma questo non significa assolutamente nulla, perché sono molto più concentrato su ciò che posso fare adesso.
Hai fatto parte della Lucha Underground, un progetto che ancora oggi ha un “fandom” che aspetta una rinascita oppure qualcosa di molto simile. Quanto è stata impattante nel mondo del Wrestling secondo te?
Vampiro: Lucha Underground era un ottimo prodotto, ma sfortunatamente c’erano troppe persone con troppi interessi che si limitavano a fare soldi e non capivano i bisogni dei fan per vedere il prodotto dal vivo. È stato così influente perché ha cambiato il modo in cui i lottatori hanno iniziato a lavorare in televisione e ha anche cambiato il modo in cui il wrestling può essere presentato al pubblico come un prodotto televisivo. Sono stata una delle persone che si occupavano della parte creativa dello show per cinque anni e sono stato coinvolto in quasi tutto. Inoltre scrivo uno show televisivo da 20 anni e spero di implementarlo in NWE. Daremo al pubblico qualcosa che non esiste da nessun’altra parte, non importa cosa altre promotion cerchino di copiare, faremo di questo un prodotto Made in Italy!
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