WrestleMania Backlash è passato agli archivi, non resta dunque che analizzare match per match l’ultimo evento della WWE. Avrà rispettato le alte aspettative?
Pagelle di WrestleMania Backlash
Pre Show:
Singles Match: Sheamus vs Ricochet
Sheamus annuncia una open challenge, inspiegabilmente non con il titolo in palio, e a raccogliere la sfida è Ricochet. Il One and Only torna in PPV e mette in mostra il suo bel talento con una ottima serie di manovre acrobatiche. L’irlandese risponde con un move set ovviamente diverso e quando riesce a prendere l’ex North American Champion i colpi si fanno sentire. Una poderosa ginocchiata chiude la sufficiente contesa, con un post match che “sorride” a Ricochet che prima ruba i vestiti di Sheamus e poi scappa via. La rivalità forse proseguirà, ma diciamo che la scenetta da cartone animato poteva essere evitata.
Voto: 6
Main Show
WWE RAW Women’s Championship Triple Threat Match: Rhea Ripley (c) vs Asuka vs Charlotte Flair
Match a tre che rompe il ghiaccio, senza particolari acuti ma senza particolari sbavature. Lo sviluppo iniziale insiste su fasi 1 contro 1, con al centro sempre il talento della Queen. Le sue due avversarie si sbarazzano in un primo momento di lei prima del suo maestoso ritorno via Moonsault. Una delle scene simbolo del match è senza dubbio la doppia Natural Selection con conseguente contemporaneo schienamento, dal quale entrambe escono al 2. Charlotte, scampata alla Asuka Lock, atterra la giapponese con un Big Boot, ma Rhea furbescamente approfitta del fatto che sia fuori dal ring, chiudendo la contesa con la Riptide decisiva sulla Empress of Tomorrow.
Voto: 6.75
WWE SmackDown Tag Team Championship Match: Robert Roode & Dolph Ziggler (c) vs Dominik & Rey Mysterio
Trama da grande favola ma i tempi biblici non hanno aiutato al decollo la contesa. Rey parte da solo, dopo il pestaggio ai danni del povero Dominik, e in una situazione di 2 contro 1 prova prima eroicamente a dare battaglia e poi crolla sotto ai colpi dei Dirty Dawgs. Una lunghissima fase di attesa, con Rey che resiste a tutto, precede lo scontatissimo arrivo di Dominik. Il figlio prediletto non fa letteralmente nulla di eclatante, oltre ad una mancata vendita dell’infortunio. La strana 619 di Rey seguita dalla Frog Splah di Dominik regalano ai due buoni la grande vittoria e il posto nella storia come unici padre e figlio a vincere i titoli di coppia in WWE. Congratulazioni!
Voto: 5.5
Lumberjack Match: Damian Priest vs The Miz
Siamo a dei livelli quasi incommentabili con la WWE che sfrutta questo match solo per la pubblicità del film di Zack Snyder “Army of the Dead”. L’azione nel ring è decisamente scarna con i due che tentano una strana alleanza per liberarsi degli zombi che circondano il ring. L’arrivo di John Morrison ci regala qualche bel momento di parkour ma è fine a se stesso. Il tutto si sposta ancora nel quadrato con Priest che non ci mette molto a liberarsi del nemico per poi scappare via lasciandolo in balia degli zombi.
Voto: 4
WWE SmackDown Women’s Championship Match: Bianca Belair (c) vs Bayley
Deludente per quelle che erano le straordinarie aspettative ma probabilmente funzionale solo ad una rivincita. Bianca e Bayley offrono uno spettacolo dignitoso, con ben poco pathos ma con un’unica, fatale, grande sbavatura. Il finale è concettualmente inaccettabile dopo la grande prova di forza a WrestleMania, con cui Bianca ha letteralmente spazzato via Sasha. La vittoria di rapina, letteralmente centrale nell’evento, è stata per di più anche esteticamente brutta. Passi indietro dopo il bel lavoro fatto al Grandest Stage of them All, il livello altissimo delle due non può far passare troppo sopra alcune cose.
Voto: 6
WWE Championship Match: Bobby Lashley (c) vs Drew McIntyre vs Braun Strowman
Il tipo di contesa che mi aspettavo, non esageratamente lunga, ma estremamente intensa. La scrittura del match, finale a parte di cui parleremo, è diametralmente opposta al Triple Threat femminile. L’azione a tre è nelle prime fasi assolutamente viva con tutti e tre i contendenti nel vivo. C’è davvero poco respiro poiché nessuno riesce a prendere vantaggio fino al turning point del match: McIntyre e Lashley si danno battaglia fino ai led dello stage con lo scozzese che ribalta la posizione di svantaggio per far schiantare Bobby contro dei pannelli. L’esecuzione del campione permette alla fase finale di svilupparsi in singolar tenzone con McIntyre e Strowman che si scambiano dei colpi duri, splendido Belly to Belly per counterare il treno, poderosa Power Bomb sul tavolo dei commenti per neutralizzare la Claymore. L’azione torna nel ring con Braun che vuole chiudere la pratica, ma Drew caparbio ribalta e hitta la Claymore. Sarebbe vittoria ma senza troppe sorprese torna Bobby che butta fuori lo scozzese e colpisce il mostro con la Spear chiudendo i giochi in suo favore.
Montagne russe questo regno di Bobby: l’aura di dominanza non è sempre chiara e questa vittoria è un passo indietro rispetto WrestleMania. Ultima nota a margine per la WWE che su 6 match di Main Show, tre li fa chiudere di rapina, da rivedere.
Voto: 7.5
WWE Universal Championship Match: Roman Reigns (c) vs Cesaro
Il grande match che Cesaro aspettava da una vita si trasforma molto lentamente in un incubo per lui. I main event di Roman sono sempre estremamente divisori. Le fasi prolungate e senza ritmo e i discorsi alla telecamera sono ormai un must del Tribal Chief e non aiutano sempre a far coinvolgere lo spetattore. Il ritmo si alza nelle fasi in cui lo svizzero ha le sue reazioni, non sempre particolarmente lunghe, ma sicuramente piacevoli. Il merito della contesa è stato quello di averlo reso una star al livello del tipo di incontro in cui si stava avventurando, e non sempre questa è una cosa scontata. Il lento lavoro di Roman, sadicamente localizzato al braccio, paga, con un Cesaro che prova quante più offensive in suo possesso, delle volte addirittura usando il braccio martoriato. L’ultima fase si gioca molto sul tema delle sottomissioni: lo Swiss Cyborg tenta prima la Sharpshooter e poi addirittura la LeBell Lock, in omaggio a Daniel Bryan. Roman resiste e si gioca l’asso dalla mano, la Guillottine. L’esecuzione della manovra è perfetto con un eroico Cesaro che tenta di ribaltare la mossa grazie ad una Spinebuster, ma Roman non lascia la presa e costringe allo svenimento il suo avversario.
Il finale del PPV vede un Seth Rollins brutalizzare Cesaro, con il prossimo evento che sarà Hell in a Cell che potrebbe vedere i due coinvolti nella struttura.
Voto: 7.5
Conclusioni:
Un evento a mio modo di vedere che non ha rispettato delle aspettative che forse erano troppo alte. Insistere su un tipo di finale riproponendolo nella metà dei match è stato sicuramente deleterio, come inutile è stato il match promozionale con gli zombi. I due main event si attestano su un buon livello e innalzano la qualità media, pur nelle loro imperfezioni.