Ed eccoci tornati con il recap del nuovo episodio di Dark Side of the Ring, che stavolta ha come tema centrale Johnny K-9, noto anche come Bruiser Bedlam, atleta che oltre ai ring della Smoky Mountain Wrestling, World Wrestling Federation e New Japan Pro Wrestling faceva parte anche della gang di motociclisti Satan’s Choice.
Ad aver partecipato a questo episodio ci sono stati Jim Cornette, Scott D’Amore, Lance Storm e Chris Jericho tra le presenze più importanti, i quali hanno raccontato della doppia vita da wrestler e criminale che conduceva l’uomo dietro quel ring name: Ion Croitoru.
In caso non lo abbiate ancora fatto, vi invito a recuperare la puntata dedicata alla FMW. Detto questo, possiamo iniziare con il recap di questo episodio di Dark Side of the Ring.
Johnny K-9: tutto quello che è emerso dall’episodio di Dark Side of the Ring
1 – Le origini del ring name, l’infanzia ed i primi passi nel mondo del wrestling
Come raccontato da Tracy Edwards, vedova dell’atleta, Johnny K-9 ha vissuto un’infanzia molto travagliata dove il padre ubriaco, spesso e volentieri, picchiava la madre ed i fratelli e costringeva l’allora piccolo Ion a nascondersi sotto il letto per evitare di essere trovato.
Facendo un salto più avanti nel tempo, in un filmato di diversi anni fa Croitoru ha raccontato le origini del ring name “Johnny K-9”, che a quanto pare è dovuto al fatto di essere stato arrestato dalla polizia ed ha detto di “aver visto l’unità K-9 su un’auto della polizia”.
Parlando, invece, della sua carriera in-ring dopo una rapida carrettata di filmati in cui Johnny ha fatto da jobber a diversi atleti come Sam Houston (fratello di Jake “The Snake” Roberts e figlio di Grizzly Smith, ndr.), Scott D’Amore ha raccontato del suo primo incontro con l’atleta.
L’attuale vice-presidente esecutivo di IMPACT Wrestling ha ricordato di aver fatto conoscenza con l’atleta poco dopo il suo periodo in World Wrestling Federation, evidenziando la differenza di mole con questi ed affermando testualmente di “essersela quasi fatta sotto” al solo pensiero di salire sul ring con lui. Tuttavia il match fu buono, almeno secondo le parole di D’Amore, ed aiutò Johnny nel trovare altri ingaggi.
D’Amore ha poi raccontato di come Johnny K-9 afferrò per la gola un promoter, lasciandolo soltanto dopo che questi pagò D’Amore. Johnny alla fine fece la cosa più giusta, visto che il promoter non voleva pagare in modo adeguato, ma il costo fu quello di non essere più ingaggiato da lui per altri show.
2- Smoky Mountain Wrestling
La parola passa a Jim Cornette che, dopo averci parlato più in generale della Smoky Mountain Wrestling, ci racconta del suo primo incontro con Johnny K-9. L’atleta disse subito a Cornette di essere stato in prigione in passato, dopo che questi gli aveva chiesto il significato di un suo tatuaggio allo stomaco. A Cornette, tra l’altro, non piaceva molto il nome “Johnny K-9” assegnando invece all’atleta il ring name “Dick The Bruiser”, per poi cambiarlo a sua volta in “Bruiser Bedlam”.
Johnny in brevissimo tempo acquisì molta credibilità e popolarità in federazione, tanto da guadagnarsi un match contro la top star della SMW: “Bullet” Bob Armstrong. L’incontro tra Johnny ed il padre di “Road Dogg” Jesse James passò alla storia poiché Johnny si spaccò più volte una bottiglia di birra in testa diverse volte, iniziando a sanguinare copiosamente.
3- Satan’s Choice ed i crimini
All’inizio di questo articolo abbiamo accennato al fatto che Johnny K-9 facesse parte dei Satan’s Chice, una gang di motociclisti tristemente noti per esplosioni, traffico di droga ed estorsione tra i vari crimini che hanno commesso nel corso degli anni.
Un giorno la polizia, più precisamente 50 agenti della SWAT, fecero irruzione nel covo della band ed arrestarono diversi membri della gang, tra cui proprio Johnny K-9. L’atleta confessò effettivamente i crimini della gang ed il suo diretto responsabile con il risultato di, dopo essere stato rilasciato dalla polizia, di essere buttato fuori dai Satan’s Choice.
Johnny, però, venne condannato alla prigione più avanti nel Gennaio del 2000 per l’accusa di esplosioni scontando la pena fino a 33 mesi. Tuttavia pochissimo tempo dopo Johnny K-9 venne nuovamente arrestato nel 2002, ma stavolta per l’accusa di duplice omicidio. Entriamo forse nella parte più oscura della storia.
L’atleta venne accusato come principale responsabile dell’omicidio di Fred e Lynn Gilbank, i quali vennero uccisi a sangue freddo in casa loro con un fucile a canne mozze. Fred venne sparato due volte sulle scale, mentre Lynn addirittura quattro volte sul letto. Il movente, invece, sembrerebbe essere stato l’aver cercato di intimidire le forze dell’ordine.
Per assenza di prove schiaccianti, alla fine Johnny K-9 venne dichiarato innocente dopo aver speso circa 20 mesi in carcere. Come se non bastasse, però, nel 2008 venne arrestato per una terza volta sempre per omicidio, come raccontato dalla vedova che all’epoca era incinta di nove mesi.
4- La morte
Dopo quattro anni passati ad un centro di riabilitazione a Toronto, la polizia riferì a Tracy che il marito Ion William Croitoru, questo il vero nome dell’atleta, è deceduto quella stessa mattina del 21 Febbraio 2017 per cause naturali, sebbene in realtà non si riuscì a stabilire effettivamente le cause del decesso in maniera più specifica.
Scott D’Amore ha anche ricordato il titolo del giornale che riportava la notizia della morte dell’atleta, ovvero “Le cause naturali sono riuscite dove gang ed altra gente hanno fallito – Johnny K-9 è morto”, affermando che se Johnny avesse potuto scrivere la notizia della sua stessa morte avrebbe scritto sul serio questo titolo.
Così si conclude l’episodio di Dark Side of the Ring dedicato a Johnny K-9, uno degli atleti più sconosciuti ai fan e che in realtà ha avuto si una vita controversa ed abbastanza curiosa ma anche una carriera nel wrestling in cui si tolse anche qualche piccola soddisfazione, come ad esempio l’aver battuto “Macho Man” Randy Savage in un’occasione come è stato mostrato nel documentario.
Restate connessi con The Shield of Wrestling anche per il recap di quello della settimana prossima, che parlerà di Luna Vachon.