Reduce dalla settimana più importante dell’anno in tema wrestling, Pasquale Rosario Iazzetta vi elencherà i suoi match preferiti dell’edizione di WrestleMania 35.
5. Drew McIntyre vs Roman Reigns
Un match solo sufficiente per il quale avevo buone aspettative. Il ritmo non è stato veloce, ma c’era da aspettarselo data la mole dei due partecipanti. L’ho trovato comunque intenso, per quanto poco è durato, con McIntyre che ha svolto come suo solito perfettamente il ruolo dell’heel. La cosa che mi ha deluso principalmente è stato il booking: ci hanno raccontato un McIntyre dominante nelle puntate settimanali che è caduto dopo una sola Spear in quel di WrestleMania. E’ stata una piccola delusione, ma non così grande come si dice in giro.
4. Buddy Murphy (C) vs Tony Nese – Cruiserweight Championship
Match carino, probabilmente il più sottovalutato di tutto l’evento, tant’è che ha trovato spazio solo nel kickoff. Nonostante l’handicap del posizionamento, che ha portato ad un flusso narrativo confuso, i due hanno fatto il massimo nel poco tempo concesso. La contesa è stata molto dura, con colpi ben assestati e sempre veloci. Tony Nese ha interpretato benissimo il babyface che dopo un lungo percorso arriva all’alloro iridato. I due stili di lotta così speculari si sono mixati perfettamente e il rematch di 205 Live è addirittura un must see.
3. AJ Styles vs Randy Orton
Avevo detto nella mia preview che prevedevo una buona chimica tra i due e così è stato. La prima parte è stata decisamente soporifera, facendo presagire al classico match mediocre di Randy Orton. Per fortuna Styles è salito in cattedra, mostrando le sue migliori manovre con una pulizia quasi di altri tempi. Orton è riuscito ad alzare il livello, risultando ordinato, sellando gradualmente per tutto il match la Calf Crusher di Styles. Mi aspettavo riferimenti marcati alla storyline, che purtroppo non ci sono stati. Match carino tra due atleti in fase calante che rispetta ampiamente le aspettative.
2. The Usos (C) vs Aleister Black & Ricochet vs Shinsuke Nakamura & Rusev vs The Bar – Smackdown Tag Team Championships
Una contesa carina senza troppe pretese che risulta essere molto intrattenente. Il match è uno spotfest eseguito bene, dove ognuno riesce ad avere il suo spazio con buoni risultati. La velocità delle manovre ha comportato una confusione palese sugli uomini legali durante i vari momenti anche negli atleti stessi. Ricochet, mattatore del match, è riuscito a catturare l’attenzione anche dei fan casual che non lo conoscevano. Match del genere dovrebbero essere sempre presenti nelle card di show di wrestling: sono infatti un gradevole intermezzo che svegliano lo spettatore in occasione dei match più raccontati.
1. Daniel Bryan (C) vs Kofi Kingston – WWE Championship
Non esagero se dico che questo sia il miglior match delle ultime quattro edizione di WrestleMania almeno. Daniel Bryan è stato autore di una prestazione da fuoriclasse, riuscendo a interpretare benissimo l’heel tecnico, bersagliando prima la schiena e poi la testa del suo avversario: tutto utile per applicare la LeBell Lock. Kofi Kingston, trascinato dal supporto del pubblico, riesce ad interpretare benissimo il face diventato cazzuto, nonostante alcun piccoli errori, come il mancato selling della Surfboard Submission. Il ruolo dei manager è stato perfetto e la Midnight Hour dei New Day arriva nel momento chiave del match. Peccato che il finale sia risultato un po’ a caso e leggermente anticlimatico. Il post match è sicuramente il WrestleMania moment di questa edizione, culminando il perfetto momentum di Kofi.
Bonus: Considerazioni generali su WrestleMania
Mi sono risultati mediocri il match per il titolo di coppia femminile, le due battle royal e il Farewell match di Kurt Angle contro Baron Corbin. Il match per il titolo Universale risulta anch’esso mediocre, breve e poco credibile: ciò che rimane di positivo è solo il cambio di titolo. Leggermente meglio i match per i titoli di coppia di Raw e Batista vs Triple H, ma non pienamente sufficienti. Il secondo match paga le condizioni pessime di Batista che non ne ha azzeccata una giusta tra selling disordinato, lentezza e alcuni botch. Il booking interessante del match e la buona prestazione di Triple H da Assassino Celebrale salvano il match dall’oblio totale. Lashley vs Finn Balor è stato breve, ma ha rappresentato un’iniezione di adrenalina, tanto da meritare la sufficienza. Il Falls Count Anywhere tra Miz e Shane McMahon parte molto male con Miz che rimane troppo a terra dopo un semplice colpo con il monitor, ma il Magnifico riesce a tirar fuori il massimo dal suo brawling, strappando una sufficienza. Solo sufficiente anche il main event femminile, che paga un diffuso senso di rigidità, qualche errore tecnico e un apporto psicologico di Ronda Rousey pari a 0, date la mancate vendite di braccio e gamba, palesemente bersagliati dalle avversarie.
A consuntivo, non è stata una cattiva Wrestlemania, ma neanche una da ricordare negli annali, se non per il match che è al primo posto di questa classifica e per il divertente segmento di John Cena. E’ risultato un evento che ha avuto una buona preparazione e che si è lasciato mediamente guardare, nonostante le quasi sei ore di show.