Big E racconta di quando fu vittima di razzismo: la rivelazione del membro del New Day sul suo profilo ufficiale Twitter.
Gli Stati Uniti d’America stanno vivendo dei giorni difficilissimi dopo la morte di George Floyd. Dopo l’uccisione del quarantaseienne afroamericano c’è stata una vera e propria rivolta popolare sia per le strade delle più importanti città degli Stati Uniti che sui social network dove l’hashtag #BlackLivesMatter è stato utilizzato da milioni e milioni di persone.
Anche diversi wrestler della WWE hanno espresso le loro opinioni ed i loro pensieri sul web, con anche una forte polemica che si è accesa dopo i tweet di Jaxson Ryker, criticato per il suo sostegno nei confronti del presidente Donald Trump.
Le parole di Big E
L’attuale WWE SmackDown Tag Team Champion Big E ha raccontato su Twitter di quando fu vittima di razzismo per la prima volta. L’Alpha Unicorn ha risposto ad una domanda di Andreas Hale, capo redattore di Sporting News, che si è rivolto alle persone di colore chiedendo loro quando si siano rese conto del fatto che il colore della loro pelle fosse il motivo del fatto che venissero trattate in modo diverso.
I was no older than 8 when a white girl called me a “nigger” in daycare. Probably sometime after I was building a fort with tree branches & playing kickball. https://t.co/xobvZ6vVKj
— Florida Man (@WWEBigE) June 2, 2020
“Non avevo più di otto anni quando una ragazza bianca mi chiamò “ne**o” all’asilo. Probabilmente qualche tempo dopo stavo costruendo una fortezza con i rami di un albero e stavo giocando a kickball.”
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