The Undertaker durante il suo podcast ha raccontato le difficoltà iniziali avuto subito dopo il ritiro dal mondo del wrestling.
Il Deadman è senza alcun dubbio una delle più grandi leggende del mondo del professional wrestling, grazie soprattutto alla sua trentennale esperienza in WWE.
Nella compagnia di Stamford è stato in grado di conquistare titoli su titoli e soprattutto di legare il proprio nome a WrestleMania, evento in cui è stato in grado di ottenere ventuno vittorie consecutive, in una Streak interrotta solo nel 2014, dieci anni fa, da Brock Lesnar, nella trentesima edizione dello Showcase of the Immortals.
Che difficoltà ha avuto The Undertaker?
The Undertaker si è ritirato ufficialmente nell’edizione del 2020 di Survivor Series, concludendo così la sua leggendaria carriera. Il Deadman al seguito del ritiro ha deciso di dedicarsi molto più a interviste, per anni evitate a causa della gimmick sovrannaturale, e addirittura di aprire un proprio podcast.
Durante l’ultimo episodio di Sex Feet Under, The Undertaker ha così raccontato:
“Sapevo che era arrivato il mio momento. Ma non ero pronto a farlo. Sapevo che il mio corpo non poteva dare quello che la mia mente e il mio cuore volevano dare ai fan ed è stato un po’ difficile. Bisogna ricordare che per oltre metà della mia vita ho fatto questo lavoro sul ring. Vederlo svanire di colpo lascia un enorme vuoto dentro di te, perché cerchi di riempire quel vuoto, che era una passione. Cerchi di scoprire quale sia la prossima passione e in cosa affondare i denti, e forse non ci sarà mai qualcosa che possa colmare quel vuoto.
Per me è difficile, è difficile ancora oggi. Mi sono ritirato nel 2020 ed eccoci qui nel 2024. A volte mi trovo ancora in difficoltà, non tanto a casa, ma se mi trovo dal vivo nella sede dell’evento, molte volte devo andarmene perché c’è una cosa dentro di me che mi dice: “Dovresti prepararti per andare sul ring”. Spero che prima o poi passi, ma per ora non è così.”
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